Grande successo per il Festival “Sconfinando” di Forlì, promosso da AICS, dall’Associazione Marco Polo, col patrocinio del Comune, e che si è concluso venerdì 27 luglio nel giardino del circolo Balducci. Un festival di Musica Etnica con alla base il preciso scopo di sconfinare nei territori musicali, nelle riserve mentali e dell’anima, nelle abitudini consolidate, nelle certezze assolute, nei pregiudizi e nelle intolleranze, insomma per superare qualsiasi barriera.
Il festival tematico si è basato su tre direttrici fondamentali: le contaminazioni di musiche, parole, stili, sapori, odori, sensazioni, sentimenti, usi, costumi, tradizioni, le integrazione di modi, abitudini, atteggiamenti, esperienze, gli incroci di etnie, di sguardi, di sogni, di religione, di parole forti, capaci di prevaricare una pericolosa intolleranza che si va annidando oggi in molte teste, in molti cuori.
E i gruppi che si sono susseguiti in questi tre anni sono stati la testimonianza più diretta: band dell’Africa Nera, il primo anno; band del Magreb( Tunisia, Algeria, Marocco) il secondo anno; band dalla Persia, dai Balcani( Kosovo,Montenegro, Albania, Grecia) e il Coro di migranti di tutto il mondo in questa ultima edizione. Il festival è stato seguito con approvazione e simpatia ed appoggiato in vari modi da altre Associazioni del territorio,come: Migrantes, il Centro per la Pace, la Coop Dialogos, l’Altra Città, ma anche con il significativo coinvolgimento dei cittadini forlivesi e dei tanti migranti presenti in città, i quali hanno partecipato attivamente con cori e danze collettive nel corso delle varie serate, in questi tre anni.