E’ scomparso nei giorni scorsi all’età di 86 anni una delle figure di spicco dell’ente di promozione sportiva, di cui era stato presidente provinciale ricoprendo incarichi a livello regionale e nazionale
E’ scomparso nei giorni scorsi all’età di 86 anni Pierangelo Camin, padre fondatore dell’Aics Parma nel 1969, che rivestiva tuttora il ruolo di Presidente Onorario Provinciale dopo aver avuto incarichi di prestigio sia a livello regionale che nazionale. Presidente del Comitato di Parma per vent’anni, era un grandissimo appassionato di cultura e seguiva da vicino la Protezione Civile di Parma, di cui ora il figlio Stefano è vicepresidente. Una persona autorevole e carismatica accompagnata da una straordinaria giovialità e da quello spirito solidaristico che lo ha spinto nella propria vita a stare sempre dalla parte dei più deboli e dei meno fortunati. Originario di Trento, noto e stimato assicuratore di professione, si sposò nel 1960 con Gilda, mantovana di nascita e si trasferì a Parma nel 1967 per aprire una propria agenzia, collegata all’Itas, prima in strada Garibaldi poi in Galleria Mazzini. Il suo amore verso la città ducale era testimoniato dalla vicinanza a numerose associazioni che operavano nel sociale come la Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), l’Università Popolare e la Dante Alighieri. Insignito dell’Onorificenza di Cavaliere, fu Presidente dell’Unci (Unione Nazionale Cavalieri d’Italia) e socio del Lions Club Farnese, dove condusse la raccolta fondi del progetto in favore dei cani guida per i non vedenti. Trasmise le attenzioni nei confronti del sociale ai figli Stefano e Andrea, Vice Presidente dell’Assistenza Pubblica e, per tanti anni, attivissimo Capo dei Militi del benemerito sodalizio di viale Gorizia. Toccanti le parole del Presidente del Comitato Provinciale dell’Aics Parma, il Prof. Antonio Lazzara, profondamente legato a Camin (nella foto, da sinistra, con Lazzara e Santi). “Pierangelo era, innanzitutto, un carissimo amico, sempre disponibile e pronto ad aiutare il prossimo. Perdiamo una colonna portante del nostro ente che lui ha contribuito a far crescere nel corso di questi anni riuscendo a fornirci i consigli giusti in qualsiasi situazione. Mando, a nome mio e del Consiglio Direttivo, un forte abbraccio alla moglie Gilda, ai figli Andrea e Stefano e a tutta la famiglia. Mancherà a tutti quanti, non lo dimenticheremo mai”.