La folta delegazione emiliano romagnola sfilerà alla cerimonia di apertura dei World Sport Games Csit
I Giochi saranno aperti martedì sera dal presidente Bruno Molea, anche a guida della Confederazione internazionale dello sport amatoriale
Coppie di ballerini folk, pattinatori, mamme sportive e perfino un bambino di appena 10 anni, già “mago” delle fruste romagnole: eccolo il folto e colorato gruppo di atleti emiliano romagnoli che lunedì partirà per Tortosa, in Catalogna, per partecipare alle “Olimpiadi” amatoriali della Confederazione mondiale dello sport amatoriale. Si tratta di oltre 200 persone, tutti atleti AiCS, divisi tra ballerini di danza sportiva, folk romagnolo e danze filuzziane – 90 coppie in tutto -, una ventina di pattinatori e 11 donne di MamaNet, la disciplina riservata solo alle mamme e alle donne over 30 e che mischia il volley alla palla rilanciata.
Gli atleti saranno accompagnati da un’altra cinquantina di persone, tra tecnici e accompagnatori, e parteciperanno tutti alla cerimonia di apertura dei Giochi, i World Sport Games promossi dalla Csit, la Confederazione internazionale presieduta proprio dal forlivese Bruno Molea. Sarà infatti lui, già presidente nazionale dell’Associazione italiana cultura sport, a dare il via ufficiale ai Giochi, dallo stadio comunale di Tortosa il prossimo martedì sera. Gli oltre 3mila atleti iscritti ai Giochi sfileranno dal centro città fino allo stadio “José Otero” dove ad attenderli ci saranno il presidente Molea, le autorità nazionali e i sindaci delle sei città di Catalogna che ospiteranno i World Sport Games, dal 2 al 7 luglio prossimo.
Gli atleti emiliano romagnoli sono, nello specifico, un gruppo molto eterogeneo: i ballerini hanno tra i 9 e i 63 anni e sono tutti danzatori di folk amatoriali; le donne del MamaNet hanno tra i 38 e i 55 anni e saranno accompagnate dai tecnici Paolo Proscia e Raffaella Ottobretti. Molti di loro partiranno alla volta del sud della Spagna accompagnati da figli e amici, a rimarcare il ruolo sociale del grande evento sportivo internazionale.
“I World Sport Games non sono solo un grande evento multisportivo, il più grande di livello amatoriale e internazionale – spiega il presidente Bruno Molea -, ma sono un vero festival delle genti. Alle sole gare parteciperanno più di 3mila atleti, 500 dei quali portati da AiCS e provenienti da tutta Italia, ma sugli spalti a seguire amici e familiari saranno molti di più. Per questo, ai cinque giorni di gara si aggiungeranno feste e utili momenti di condivisione, oltre alle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi. Gli atleti iscritti vengono da Paesi molto distanti tra loro, in cultura e costumi, alcuni dei quali storicamente in conflitto tra di loro: vederli amici sui campi non ha prezzo. Lo sport ha ancora il grande potere di abbattere i muri e accorciare le distanze”.