Bologna, 24 aprile 2020 – Gli enti di promozione sportiva AiCS, Csi, Endas, Psg e Us Acli, assieme a Coni e Comitato paralimpico regionale scrivono al presidente della Regione Bonaccini perché si faccia portavoce delle istanze dello sport sociale al governo: insieme chiedono chiarezza sulla ripartenza e misure di sostegno economico al settore il cui blocco rischia di creare problemi ancora maggiori alle famiglie già messe in ginocchio dall’isolamento forzato.
“Abbiamo lavorato in rete anche grazie alla Regione e alla sensibilità dimostrata nei riguardi della promozione sportiva e ciò ha dato i suoi frutti – commenta la presidente di AiCS Emilia Romagna Viviana Neri -, ma ora serve uno sforzo collettivo anche di altre realtà perché le famiglie non siano messe con le spalle al muro”.
E proprio anche alle famiglie guarda la lettera congiunta inviata stamane al presidente Bonaccini: enti e istituzioni sportive chiedono certezze su centri estivi, vacanze sportive e accudimento dei figli. Per garantire ai nuclei famigliari il sostegno dello sport di base, servono però risorse – scrivono -: “Pensiamo che sarà opportuno fare sistema e cercare di evitare il più possibile il frazionamento delle risorse, con Ministero Sport, CONI e Sport e Salute che possono coordinare un tavolo di lavoro di tutti i soggetti che finanziano lo sport di base e sociale in Italia: massimizzando le risorse disponibili, con meno sovrapposizioni sulle medesime azioni. L’occasione sarebbe del tutto propizia anche per ridefinire il ruolo associazionismo sportivo mettendo mano e concludendo a breve iter parlamentare di riforma sistema sportivo e definire livelli di azione e responsabilità dei vari organismi, in modo da ridurre conflitti interni, definire meglio le rispettive mission e garantire a tutti i cittadini attività e servizi sportivi di qualità”.
E ancora: “Sarebbe interessante sul piano finanziario costituire con leva ICS e fondi a garanzia dello stato, plafond di finanza a tasso zero per esigenze di liquidità corrente e gestionale (non finalizzata a costruire nuovi progetti o nuovi impianti); vediamo infine come necessaria una grande chiarezza e semplicità delle nuove norme nazionali, per evitare eccessi di burocrazia, distorsioni applicative sovraccarico di responsabilità indebite nella complessa fase di ripartenza del post emergenza”.
Scarica qui la lettera di Coni, Cip ed Eps inviata stamane al presidente Bonaccini: Lettera CONI-CIP-EPS a RER 24-04-20-1