Roma, 26 mag – “Il diritto alla formazione in tutte le fasi della vita di un individuo oggi non è garantito, perché mancano sistemi territoriali in cui le opportunità di formazione, sia formale che non formale, siano integrate. Manca un servizio di orientamento al quale rivolgersi se si ha necessità di rafforzare le proprie competenze, partecipare alla vita democratica, acquisire un titolo di studio anche da adulti. E’ indispensabile allora costruire alleanze con tutti quei soggetti che, insieme alle istituzioni, possano dare un contributo nello sviluppo di una rete educativa radicata nei territori, al fianco delle persone e per questo abbiamo stipulato l’accordo con gli enti Ruiap, Ridap ed Edaforum per costituire il Gruppo Nazionale Apprendimento Permanente”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore durante il convegno “La comunità che apprende” alla Camera dei Deputati.
“Il Terzo settore – prosegue – è in prima fila in questo impegno, che può trovare sbocco in una efficace co-programmazione e co-progettazione con le P.A. Si tratta di una sfida cruciale per la società, che riguarda strettamente anche i temi del lavoro, dell’integrazione, della partecipazione”.
“Il PNRR – aggiunge Viviana Neri, coordinatrice della Consulta Educazione e Formazione del Forum Terzo Settore – ci chiede di modificare il nostro approccio al sistema di formazione e offre importanti risorse per farlo: dobbiamo sfruttare al meglio quest’opportunità. I patti educativi territoriali rappresentano uno strumento preziosissimo per realizzare una vera e propria comunità educante, che non lasci sole le persone e offra opportunità di crescita e sviluppo sia ai giovani che agli adulti. Il Terzo settore non può che essere protagonista di questa comunità educante, anche considerando che oltre il 60% del mondo delle associazioni svolge già attività educative”.