STOP BULLISMO, AICS NELLE SCUOLE A BOLOGNA PER PRESENTARE L’OPUSCOLO DEL PROGETTO NESSUNO ESCLUSO

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Nessuno Escluso – Giovani e Servizi Territoriali per il contrasto alla violenza di genere (l.r. 34/2002)

Mercoledì 25 ottobre due operatori AICS Bologna sono andati all’Istituto Aldini Valeriani a presentare l’opuscolo che è stato creato in occasione del progetto regionale “Nessuno Escluso”.
#GenerazioneResponsabile è il titolo del laboratorio realizzato con i ragazz* della classe 1 APA delle Aldini: il progetto ha riguardato la promozione della “responsabilità” da parte dei giovani, questa volta nell’ambito del cyberbullismo.

L’opuscolo vuole essere una continuazione di quanto realizzato nel percorso dello scorso anno, “Nessuno Escluso – Pane e Stereotipi”, dove era stata messa in rilievo l’incidenza di pregiudizi e stereotipi verso i vari ruoli, i vari sessi e le varie generazioni sui nostri comportamenti e i nostri modi di relazionarci. Tali pregiudizi e stereotipi sono alla base di episodi di violenza di genere. Tra le varie forme di violenza, la più sottovalutata è frequentemente quella emotiva e psicologica (all’interno della quale rientrano anche gli atti di bullismo e cyberbullismo) che sminuisce il valore della persona.

I ragazz* hanno potuto riflettere su cosa si intende per cyberbullismo e quali sono le peculiarità, dando essi stessi delle definizioni del fenomeno, su quali siano le varie modalità di azioni dei cyberbulli e quali siano invece le azioni da mettere in campo per rendere il web più sicuro.
I ragazz* hanno trovato un linguaggio per parlare ai coetanei, creando degli hashtag, riprodotti all’interno dell’opuscolo, di sensibilizzazione e denuncia contro il cyberbullismo. Gli hashtag sono stati disegnati a mano dai ragazz* e poi rielaborati al pc. Le mani ritornano anche come filo conduttore grafico: le mani come le emoticon dei cellulari, le mani che scrivono sulle tastiere del pc, le mani come strumento di veicolazione di messaggi positivi.

L’opuscolo è il frutto delle riflessioni emerse dai lavori e dai dibattiti in classe e vuole essere uno strumento utile per orientarsi all’interno di un tema delicato e diffonderne la conoscenza attraverso un linguaggio chiaro, semplice, che si rifà al mondo dinamico della rete e dei giovani.
I ragazz* delle Aldini hanno profuso un grande impegno nel progetto e si sono dimostrati entusiasti del lavoro prodotto: si sono dichiarati “orgogliosi”. Una dimostrazione del fatto che, se stimolati con i giusti mezzi e modalità, i giovani sanno essere coinvolti, sanno raggiungere un obiettivo importante e soprattutto possono essere di esempio per altri.

Francesca Brunetti

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