“Con questa sperimentazione didattica vogliamo abbattere l’alto tasso di dispersione scolastica che colpisce gli studenti atleti che praticano sport ad alto livello”, ha spiegato il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi in conferenza stampa. “Il vero lavoro sull’importanza di trasmettere ai giovani il valore dell’istruzione spetta agli adulti e non bastano un decreto o una piattaforma online, ma serve anche un cambio di mentalita’ profondo in particolare degli addetti ai lavori”. Tra gli indirizzi di studio delle scuole coinvolte prevalgono i Licei scientifici (44%) e gli Istituti tecnici (21%), seguiti dai Licei sportivi (18%).
Calcio, sport acquatici, basket e atletica sono invece le discipline piu’ praticate dagli studenti.
“Questo progetto per noi e’ fondamentale, perche’ risponde in modo concreto a un problema che ci veniva segnalato piu’ dalle famiglie che dalle societa’ sportive”, ha sottolineato Teresa Zompetti, del dipartimento Strategia e responsabilita’ sociale del Coni. “Siamo abituati a vedere un atleta alle Olimpiadi ma dietro c’e’ un percorso fatto di grandi sacrifici in cui ragazzi e loro familiari vengono lasciati soli. Invece qui abbiamo unito le forze per aiutare questi ragazzi, che sono un patrimonio comune non solo per le medaglie che andranno poi a vincere. I risultati di quest’anno sono molto favorevoli- ha concluso- ma c’e’ ancora un potenziale ampio”.
Alla conferenza hanno partecipato anche il direttore generale della Lega Serie A, Marco Brunelli e il vicepresidente del Comitato italiano paralimpico, Marco Borzacchini. Presenti poi alcuni testimonial per eccellenza del progetto, come i calciatori Danila Zazzera e Stefano Greco, che hanno raccontato la loro esperienza di atleti diplomati, insieme ai colleghi che ancora studiano: la nuotarice Angela Procida, lo schermidore Tommaso Longo, la golfista Letizia Bagnoli, la tuffatrice Livia Cosoli e la ginnasta Elisa Todini. Novita’ di quest’anno, infine, l’adesione della Lega di B e della Lega Pro.
(Red/ Dire)